Genova, 17 agosto 2008

Per molti quello che succede nel backstage di una nave da crociera rimarrà per sempre un mistero, e sopratutto una cosa di scarso interesse.
Ma per quei pochi a cui potesse interessare vorrei iniziare a descrivere in grandi linee come si vive a bordo di una nave di 300 metri con altri mille e più crew member e tremila passeggeri a crociera.

I Contratti e le ferie:

A seconda della mansione svolta a bordo si viene reclutati da diverse agenzie, gli ufficiali di bordo invece vengono direttamente gestiti dalla compagnia Armatrice.
I contratti sono di sei mesi, ma è comune pratica per molti prolungarli. Alla fine di ogni contratto si viene liquidati e quindi una volta a terra si contatta la compagnia per accordarsi per il successivo imbarco.
In media il periodo di vacanza a casa e di due mesi, ma ad esempio nel mio caso, proprio perche non vi è una regola scritta vera e propria riesco in media ad protrarlo sino a 4 mesi.
dec_04-funchal_newyear-11

New Year Day – 2005

Nell’ultime vacanze ho pensato bene quindi di trascorrere due mesi in Australia, dotato di WHV quindi sono partito alla volta di Sydney per poi esplorare fino a Cape Tribulation la costa est dell’OZ.
Se avvessi avuto un altro tipo di lavoro, come quasi la totalità delle persone sulla terra, di certo non avrei potuto dedicare tutto questo tempo e sopratutto tutto insieme ad un viaggio di questo natura.

C’è però da sottolineare che nel periodo in cui si è a casa non si percepisce reddito, a meno che raggiungendo un predeterminato periodo di mesi sulle nave si ottenga la disoccupazione dallo stato italiano.

Importante dire, che a meno che si facciano errori gravi e comportamenti fuori dalle regole, la chiamata per i successivi contratti è assicurata.
Quindi l’eventualità di non venire più chiamati risulta veramente rara, anche perche tutte le compagnie crocieristiche hanno in cantiere nuove navi in costruzione, il mercato è in grande espansione, questo è dovuto principalmente al contemporaneo abbassamento del prezzo dei biglietti per una crociera, anche se poi i passeggeri dovranno far conto a bordo delle spese extra non comprese nel biglietto.

Alla fine di un contratto per ogni membro d’equipaggio viene stilata una vera e propria pagellina: “Note Caratteristiche” che servirà all’ufficio equipaggio a capire le doti ed i difetti per l’eventuale avanzamento di carriera del crew member.
Quindi fare una buona impressione sul capo dipartimento a bordo risulta essere una carta vincente per avanzare nella carriera di bordo.

Da sottolineare che comunque per ruoli tecnici chiave come gli ufficiali del ponte di comando e della sala macchina, requisito iniziale essenziale risulta essere il diploma nautico poi seguito da due esami presso le capitanerie di porto in due step, al raggiungimento di un minimo periodo a bordo su qualsiasi tipologia di nave.
Il superamento di tale esame non è affatto scontato e diverse persone, lo ripetono diverse volte prima dell’ottenimento dell’agoniato titolo.

Per chi invece come me risulta rientrare nella categoria dei “commissari” il requisito è il titolo di scuola media secondaria, eventuali esperienze lavorative con “skills” richieste a bordo, poi fanno la vera differenza per essere scelti nella selva di domande che pervengono a tutte le compagnie.

Ad esempio per gli artisti di bordo e i ballerini, il CV gioca un ruolo fondamentale, una scarsa qualità degli spettacoli di bordo equivarrebbe sicuramente a un feedback negativo da parte dei passeggeri e quindi sulla buona riuscita della crociera.

E stessa cosa ovviamente per cuochi, pasticceri, musicisti  …

Ci sarebbero da dire moltissime altre cose per quanto riguarda i contratti e la suddivisione in dipartimenti della nave….

Magari in un futuro post cercherò di ritornare sull’argomento.

Quindi vi rimando al prossimo appuntamento con questa nuova rubrica, sperando crei interesse ai lettori di questo

Stay tuned!