Da troppo tempo questo Blog risulta fermo,
anzi no, meglio non è mai decollato …
Ora cerco di porre le prime “pezze” a quello che vorrebbe essere nelle intenzioni un diario delle scorribande per i mari del mondo.

Calandomi subito nell’attualità …

Funchal, Madeira 21 Dicembre 2007

Funchal, risulta essere quell’ultimo lembo di terra che s’affaccia sull oceano Atlantico di un Europa
già troppo lontana,
un paesaggio che ricorda un presepe natalizio.
Il regno del Baccalà e del Vino Madeira, chi fa tappa qui non può sottrarsi a questi piaceri.

Appena scesi a terra il caldo la fa da padrone, in Italia ora si muore di freddo qui che Europa è ma dove è lontano il continente, sembra essere in una più che tiepida primavera inoltrata.
Il passeggio a piedi dalla nave verso il centro città risulta piacevole, il passo è svelto la voglia di arrivare dal “Loundres” e grande. Il ricordo delle grandi abbuffate è sempre sulla punta della lingua.
Già si inizia con delle defezioni, Agostihnò designato come capo cordata fa della fuga la sua arma migliore; da buon Portoghese non perde tempo è già li seduto che ordina, arriviamo giusto appunto io e il mio compagno di sventure per farci ordinare in lingua locale il nostro menù del giorno.
La gioia è tanta vedendo quei piatti che scorrono davanti le fauci mai sazie; all’arrivo del Baccalà manca solo la Olà del pubbilico, l’annaffio è in un mare di vino verde, la carne che arriva su una spada per finire è solo una formalità, il paradiso culinario oggi è qui !
Si chiude con un buon Porto dolce, e al conto arriva la sorpresa; mentre con dei calcoli degni di Leonardo Da Vinci, siamo arrivati allo stabilire la quota procapite, la cameriera si ricorda della carne … insomma non era nel conto … altri undici eurazzi che volano via dalle tasche.
Qualcosa doveva essere requisito a questo affronto, l’alberello natalizio spoglio ma illuminato da fibre ottiche era li che chiamava … “prendimi, prendimi”.
Ora si che si era pari, concludendo con quei due Porto aggiuntivi al baretto alternativo locale, si poteva tornare a bordo con un sorriso degno del miglior smile.

La frase del giorno: “STO’ COME LE PIGNE”

funchal

Beach – Funchal ’05