Bangkok, 19 febbraio 2009

Alla fine la vacanza è stata intensa e la voglia e il tempo di stare davanti al pc per scrivere un nuovo post non c’è stata (mi sono goduto la vacanza insomma …).

In un post chilometrico cercherò di raccogliere le parti salienti, buona lettura!

La seconda giornata a Bangkok è iniziata con la visita nei dintorni di Siam Square dei grandi centri commerciali.

Il MBK uno dei più conosciuti è veramente immenso, al suo interno negozi veri e propri si alternano ad una miriade di gazebo e bancarelle.

La merce varia di qualità e prezzi soppratutto se si parla di merce contraffatta.
Il vestiario è il principe di questo mercato, migliaia di persone cercano di attirare l’attenzione del turista presso il proprio banchetto.
Anche se in misura inferiore delle bancarelle per la strada anche qui si può contratttare il prezzo.

Stupore, ma non troppo alla vista oggi nella seconda tornata a Bangkok prima del ritorno in Europa, di un iPhone nano ovviamente “Fake” a circa 70€ .

Dopo una rapida visione dei menu e constatato al tatto le fattezze, rapida conclusione della “fregatura” assoluta …

Oltre al MBK, altre decine di centri affollano la zona, da citare sicuramente il “Siam Paragon”.

Di tutt’altro aspetto rispetto al primo, l’architettura moderna e la cura nei dettagli lo rendono moderno e funzionale.
Al suo interno oltre i classici negozi e l’immancabile Food Court trovano spazio i maggiori marchi delle griffe internazionali, ed ovviamente anche il Made in Italy.
Al livello più basso la presenza di un acquario, che pare abbastanza interessante.
All’ esterno simpatiche fontane d’acqua con flusso sincronizzato.

A mio avviso molto meglio il Siam rispetto al primo, ma se siete interessati alle t-shirt a 100 baht sapete dove trovarle….

La sera è il momento di scoprire un pò la movida locale, destinazione Soi Cowboy meta “vivace” della vita notturna locale.

cowboy

Soy Cowboy – Bangkok ’09

Il tempo di bere qualche birra e poi il ritorno in albergo per la partenza desitnazione Phuket.

Dopo aver constatato la pochezza degli shop nell’aria dei voli nazionali, fortunosamente grazie al mio palmare trovo una connessione wi-fi free.
L’attesa del volo quindi passa tra le pagine web e la “malattia” di FB.

Finalmente giunto a meta, vengo raggiunto da un afa è inspopportabile.
Ttra la selva di cartelli per il trasfer alla guest house noto che il mio nome è associato ad una altra GH
(ndr Nome di battesimo).

Sai quanti italiani ci saranno con il mio nome che arrivano a Phuket ….

Errore,
dopo aver preso un altro taxi giunto alla meta, scopro che il tipo era li per me.
Ma non mi era stato notificato il cambio di hotel per le prime due notti causa “overbooking” …

Se “LK” dove poi ho soggiornato le ultime cinque notti, in relazione al prezzo 900 baht per notte non sia affatto male, Il Peter Pan degli stessi soci è veramente bello, il giardino con piscina è le stanze spaziose e luminose danno il punto a vantaggio rispetto al LK.

Conosco Stefano uno dei soci, che con molta pazienza e precisione mi dà le prime info su come “sopravvivere” in quel di Patong Beach.

Afffittato l’indispensabile scooter per una settimana è comprata la sim thai alla cifra “folle” di 100 baht,  parto alla scoperta dei dintorni.

Patong è un cantiere aperto, ad ogni angolo si vedono operai a lavoro, le strade non tutte propriamente in buone condizioni.
Due le vie principali, quella del lungomare e la parallela interna, il loro essere a senso unico rende la ricerca di un parcheggio per il motorino durante la sera una lotta impari.

La spiaggia affollata di lettini, non è il massimo.
L’acqua dal continuo se pur non eccessivo movimento ondoso non è cristallina.

L’intera zona urbana è cresciuta disordinatamente e palazzi moderni si alternano a più modeste costruzioni.

La “bangla” cuore della vita notturna dell’intera isola ne è l’esempio lampante.

Su un lato della via principale si susseguono le varie “Soi” con decine di baretti dai nomi più improbabili.
La “vivacità” delle ragazze dei bar è proverbiale e il drink presso uno dei tanti non si nega mai.

La colonna sonora un misto di canzoni rock, pop;
vedere ballare la lap dance sulle note di “Zombie” risulta alquanto discutibile ….

Ma lo stile festaiolo di Patong è la buona compagnia rendono l’ambiente frizzante al punto giusto.

L’Hollywood, discoteca gestita da nostrani italiani è la regina della Bangla, forse anche dovuto al fatto di essere ad accesso gratutito, cmq sempre gremita.

In un posto con il contorno descritto pocanzi suona alquanto bizzara la richiesta di indossare le scarpe per l’accesso al privè, un eccesso che stona nell’ambiente circostante.
La vera Hollywood dovrebbero capire i tipi è veramente altrove ….

Le giornate si alternano alla visita alla varie spiagge: Kata, Karon, Kamala e la ben nascosta Paradise Beach.

Sicuramente la prima attira maggiornamente il mio consenso, ordinata e con le catene dei migliori alberghi lascia tutto il caos alla sempre sovraffollata Patong.

La sabbia fine dal colore chiaro e l’acqua cristallina, la spiaggia ampia ma non affollata e la quiete danno il tocco in più.
Da consigliare.

Le sere in Bangla tra amici italiani conosciuti sul posto sono quasi sempre precedute dalle cene da Eddy bolognese trapiantato da parecchi anni qui.

La cucina misto Ita_Thai di “Sawadee” è veramente buona e sopratutto a prezzi contenuti.

E poi mangiare una carbonara e dei tortelloni cosi in Thailandia è veramente impagabile !

Finalmente arriva il momento della visita alle Phi Phi Island.

La svegia è di buon mattino preso il trasfer per molo che sembrra tratto da una scena dè Apocalipse Now.

La nostra guida ci spiega il tragitto e le varie tappe, una colazione veloce e si parte a bordo di un potente motoscafo verso il paradiso thailandese.

Maya Bay dove sono state girate alcune scene di “The Beach”, “Monkey Island” con delle simpatiche scimmiette, poi lo snorkeling comunque non impressionante rispetto a quello della barriera corallina australiana …

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Maya Bay – Phi Phi Islands ’09

Sosta a Phi Phi Don località principale delle isole per il pranzo, osservando la bellezza del posto fà orrore il pensare al disastro provocato pochi anni fà dallo Tsunami, ma allo stesso tempo stupisce la sua rinascita come daltronde quella delle località di Phuket dopo il disastro in breve tempo.

Stupenda l’isoletta di “Khai Nok”, grande quanto basta per contentere sulla lingua di sabbia quache straio e due baretti che dispensano bevande ghiacciate in una giornata veramente afosa.

Il tempo è tiranno e dopo una giornata meravigliosa è il tempo di tornare indietro.

Piacevolmente trascorre il proseguo del soggiorno sull’isola con la voglia magari di visitarla di nuovo per scoprire i molti posti ancora inesplorati.

E’ difficile lasciare Phuket pensando al ritorno a breve in Italia, la voglia di rimanere ai tropici è molta.

Ma dopo più di un mese fuori dal vecchio continente si avvicina il momento del ritorno al lavoro.

Tornato ieri mestamente nel caos di Bangkok tra lo smog e il “disordine organizzato” arrivo al hotel.
Molto più centrale dell’altro ma forse di qualità più latitante…

Affaticato dal viaggio, zainetto in spalla cerco un posto per mangiare qualche cosa al volo, la vista di un insegna di un ristorantino italiano m’illumina…. peccato che il tipo abbia lasciato baracca e burattini in mano ad esotici Egiziani.

Procedo verso Nana Nue, e la vista dei molti baracchini che dispensano le cibarie più diverse a bordo strada fà impressione.

Ci vogliono gli anticorpi di ferro per mangiare quella roba intrisa di smog e spezie.
E non voglio immaginare che altro per deliziarsi il palato con cavallette e scarafaggi vari in bella mostra…

A malincuore il fast-food rimane l’unica opzione di un certo livello, con 150 baht il menu è servito.

Riprese un pò di forse avvisto i locali della vita notturna, in un corte di tre piani decine di baretti dispensano bevande e non solo per i molti turisti avventori.

La cornice di odori e colori è forte, il gusto e sopratutto il buongusto non hanno propriamente casa qui.
Meglio andarsi a “spegnere” per recuperare energie per il volo di stanotte.

Tentato lo shopping con esito negativo al MBK, è il momento di iniziare a preparare gli zaini, le prossime ore di viaggio saranno lunghe e noiose.

Il suolo italico verrà di nuovo toccato domani per un breve soggiorno si spera, per partire di nuovo per le vie del mare ….

Stay Tuned!